Fa
fatica a leggere l'ora in un orologio analogico, non mette mai i
vestiti nel verso giusto, non riesce a stare seduto in una "postura
normale"... sono spesso alcuni dei campanelli di allarme... niente di
grave, in fondo ognuno di noi è diverso.... "ma se almeno a scuola
si impegnase abbastanza....."
Fino a non
molto tempo fa, i bambini con difficoltà di apprendimento venivano
semplicemente etichettati come "pigri", e il loro insuccesso a scuola
diventava una colpa da mettere nel proprio zaino insieme alla propria
frustrazione.
Oggi, fortunatamente in Italia
la sensibilità
nei confronti delle difficoltà specifiche dell'apprendimento (DSA) è
molto più sviluppata sia a livello sociale che fra gli addetti ai
lavori. Si parla di DSA per raccogliere in una categoria diagnosi come
dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Entità diverse ma
che condividono la caratteristica di "discrepanza" tra le difficoltà
nello specifico dominio colpito e una intelligenza generale adeguata
per
l'età cronologica. In altre parole, nonostante una capacità
intellettiva adeguata, sono presenti difficoltà che riducono le
prestazioni e il successo in un ambito come può essere la scuola.
Come
in tutte le problematiche di questa natura, la specificità del singolo
caso è enorme e richiede un approccio fortemente personalizzato per
capire i fattori coinvolti in ogni situazione. La ricerca ha però più
volte sottolineato che oltre i fattori di carattere psico-sociale e
familiare, una parte significativa di questi ragazzi (o adulti)
potrebbero "nascondere" particolarità di neurosviluppo che possono
colpire uno o più domini (motricità, attenzione, percezione ed
elaborazione uditiva e/o visiva fra altri). In quei casi, anche senza
la presenza di una vera e propria patologia, la diversità dello
sviluppo neurologico può provocare che il bambino debba portare avanti
gli stessi compiti degli altri, ma con degli strumenti non adeguati, e
così diventa difficile avere successo.
Il
nostro lavoro consiste nel valutare se in ogni caso concreto che
richiede la nostra assistenza, possano essere presenti alla base delle
specifiche difficoltà, fattori di sviluppo motorio o di elaborazione
sensoriale.
Successivamente, e
senza diminuire l'importanza dell' utilizzo di eventuali strumenti
dispensativi e compensativi a scuola, viene proposto alla famiglia un
percorso di stimolazione giornaliero che ha come obbiettivo quello di
dare una seconda opportunità al sistema nervoso centrale di maturare,
in modo di fornire strumenti più adatti alle sfide non solo della
scuola, ma anche della autonomia futura.
Normalmente
si tratta di programmi di circa 20-30 minuti giornalieri da realizzare
a casa, personalizzati in funzione di valutazioni approfondite e
aggiornati ogni due mesi circa per un periodo di circa un
anno.
Per capire se questo percorso può essere applicabile al proprio figlio,
contattateci in modo di
potervi fornire i questionari iniziali.